Roma, 15 ottobre 2009
«La lezione È servita ci vuole il nuovo Ulivo»
Bonelli, neo-portavoce dei Verdi: emuleremo i francesi.
Ci spingeremo dentro il web, nel mondo tumultuoso dei grillini ma senza mischiarci con le mille banderuole.
da la Repubblica di giovedì 15 ottobre 2009
I verdi ricominciano daccapo. Hanno scelto a scrutinio segreto e con un risultato che ha sovvertito il pronostico della vigilia (la favorita era Lorendana De Petris, candidata dal presidente uscente Grazia Francescato) di affidare al mite Angelo Bonelli la guida del partito.
In questi due anni è dimagrito molto il Sole che ride.
«Quasi quanto me. Ho perso infatti quindici chili».
La forma si ritrova allora lontano dal Palazzo?
«Il Palazzo spesso ti rende immobile e inconsapevole delle aspettative, delle delusioni e delle pseranze di chi è fuori e attende fatti concreti, visibili, certi».
È allora meglio essere lontani dal potere?
«Un ambientalista deve sempre puntare al governo del territorio. È una condizione imprescindibile, un luogo necessitato. Ma è altrettanto vero che il Potere desertifica l’anima, a volte disumanizza. Abbiamo capito la lezione. Cambiamo passo e postura e anche modo di agire in politica. Quando serve coraggiosi, e sempre liberi come delfini in mare aperto».
Ripartite per andare dove e con chi?
«Se col centrodestra è improponibile immaginare qualcosa, col Pd è decisivo chiarirsi. Non esiste più l’idea dell’autosufficienza. È l’ora di un nuovo Ulivo».
Avete pochi voti. Dunque, poca voce.
«I voti? Da qualche tempo non ci presentiamo e non li contiamo. Dovremo riprendere quest’abitudine».
Il nuovo Ulivo come dovrebbe essere?
«Un luogo in cui esiste una forza che raccolga tra gli altri gli ambientalisti del Pd, se decideranno di uscire da quel partito, insieme ai tanti (intellettuali, associazioni) che hanno bisogno di un nuovo riferimento. Sarà una forza essenziale la Costituente ecologista».
Sarà l’ennesimo cantiere nella sinistra?
«Per parte nostra punteremo a interloquire col mondo tumultuoso, disorientato ma vivo dei ‘grillini’. Far capire che l’ecologia è il fondale dove si specchia la nostra anima».
Verdi e francescani.
«Dobbiamo ritornare a occupare una posizione centrale nel dibattito, non mischiarci tra le mille banderuole».
E avanzare come formichine operose…
«Dovremo emulare gli ambientalisti francesi. Il risultato straordinario della loro ripresa elettorale è segno che le nostre battaglie sono dentro la società».
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