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 Trento, 10 luglio 2013Ambiente lavoro, la scommessa sul futuro
 del prossimo  governo provinciale
 articolo di Lucia Coppola
          in uscita sui quotidiani
 “Per raggiungere concretamente uno sviluppo sostenibile è  necessario porre alla base del sistema economico, dei modelli di impresa e dei  nostri stili di vita una realtà fondamentale: il capitale naturale della Terra  è limitato” (Gianfranco Bologna, 'Sostenibilità in pillole').  Nessuno di noi può più nascondersi quanto questi temi,  ambiente e lavoro,  siano ormai  strettamente connessi. Il nostro amato Trentino, territorio prezioso che gode  di una autonomia speciale, da ribadire e riqualificare, deve diventare sempre  più laboratorio di buone pratiche dal punto di vista dello sviluppo  socio-economico nella salvaguardia dell'ambiente. Ma quali possono essere le  politiche di crescita sostenibili in tempo di crisi? E' necessario innanzitutto  garantire ad ogni territorio la possibilità di diventare interprete e autore  della propria crescita senza essere schiacciato ma opportunamente indirizzato,  tramite la formazione e i servizi,  a  trovare le proprie vocazioni e strade nuove e originali.  Crisi significa anche  creatività al potere, intelligenze rapide, capacità di cambiare, adattarsi,  inventare. Vanno valorizzate le piccole e medie imprese e l'artigianato locale,  l'agricoltura, non solo quella intensiva, anche quella delle piccole  produzioni, un turismo sostenibile e adatto alla peculiarità di ogni valle,  fondovalle, collina, montagna. Articolando l'offerta, rendendosi attraenti nei  confronti di bisogni diversificati, con azioni che siano autenticamente eco-  sostenibili. In nome di quell'altra economia che produce reddito, benessere  diffuso, salute. Parlo dell'economia Green, che si presta particolarmente al  nostro ambiente. E di energia, il motore del mondo, di energie rinnovabili, non  solo quella solare, ma l'intera filiera legata al settore delle bio-masse  (legno,foglie, cortecce), dell'acqua, del vento dove possibile. Quanti posti di  lavoro potrebbero essere ricavati solo dalla messa in sicurezza del territorio?  Sicuramente molti. Dal dopoguerra ad oggi i danni causati dalle calamità  naturali (frane, dissesto idro-geologico, alluvioni, terremoti) anche in  termini di vite umane, sono stati ingenti, stimati in 250 miliardi di euro.  E  il Trentino purtroppo non ne è stato esente. Altrettanto importante, e foriera  di posti di lavoro nell'edilizia e nell'indotto, è la messa in sicurezza degli  edifici pubblici e privati, la riqualificazione energetica, l'edilizia  sostenibile. Evitare tagli al trasporto pubblico, perché anche in tempo di  crisi bisogna individuare delle priorità, significa  mantenere posti di lavoro di qualità e nel  contempo pensare alla vivibilità dei territori, alla sicurezza e alla salute  dei trentini.           E lavoro buono può essere quello legato alla  ri-naturalizzazione di zone violate dalla speculazione edilizia, da fabbriche  inquinanti, da discariche abusive, da capannoni dismessi. Restituire ai corsi  d'acqua il loro ruolo fondamentale nell'eco-sistema, una irrinunciabile  funzione paesaggistica, evitando di trasformarli tutti in canali cementificati,  dalle rive scoscese. Acqua che corre veloce ad ogni disgelo o ad ogni  acquazzone violento (i cambiamenti climatici hanno creato questi eventi tipici  dei  tropici) diventa pericolosa. E che  dire del consumo di territorio? E' previsto dall'Unione Europea un  significativo rallentamento entro il 2050, da 1000 chilometri  quadrati all'anno a 200.  In Italia si  consumano 8mq al secondo di suolo. E il nostro trend locale non si discosta di  molto: terreno agricolo di pregio, ambienti naturali,  zone che dovrebbero costituire riserve di  verde, aria pulita, fauna e flora, vengono sacrificate spesso senza pensarci  troppo.           In nome di un possibile ritrovato benessere si inventa ormai  ovunque lavoro nuovo: dal riciclo e dal riutilizzo, oltre che risparmio di materia  prima sempre più carente, si ricavano posti di lavoro e ricavi che potrebbero  diventare un vero tesoretto da ri-investire sulla raccolta differenziata  diffusa, rendendo omogenee tutte le aree geografiche del nostro territorio.  Prevedere centri di chiusura a freddo del ciclo dei rifiuti, materia  prima/seconda, ancora utilizzabile, può garantire altra occupazione, come  avviene ormai in tutto il Nord Europa.  E   in montagna riattivare i vivai, potenziare le squadre per la  manutenzione dei boschi, quelli antichi e novelleti; occupare mano d'opera  qualificata nelle reti delle riserve che curi fauna, flora, territorio. Formare  giovani esperti in agricoltura biologica, nel turismo di qualità, nelle  attività di cura alla persona legate al sistema sanitario e a quello delle  politiche sociali. Creare incentivi alla formazione professionale e all'alta  formazione, che sostengano il lavoro artigianale, sia a livello imprenditoriale  che dei dipendenti.  Lavorare sul sistema dei grandi Musei come il Muse e il  Mart, con ricadute sia interne che internazionali, senza dimenticare gli altri  gioielli che abbiamo nel nostro territorio, che si occupano di storia, scienza,  archeologia, cultura materiale, antropologia. Dal grande al piccolo, in  percorsi virtuosi che colleghino innovazione e tradizione e nei quali tanti  ragazzi e ragazze formati in questi ambiti potrebbero trovare valorizzazione e  dignità. Tutto questo si può fare.  E' necessario rendere omogenei i successi  ottenuti nelle aree più avanzate, a qualsiasi livello, e risparmiare  sull'organizzazione della pubblica amministrazione( accorpando funzioni,  evitando doppioni, snellendo apparati, sburocratizzando) e su tutto quanto non  è sempre necessario né utile. Il nostro punto di forza è la nostra terra. In  Trentino il 32% del territorio è area protetta e i parchi, quello nazionale  dello Stelvio, i due provinciali e le Dolomiti, patrimonio Unesco, sono una  ricchezza incomparabile, scrigno di un   glorioso passato ed emblema da amare conservare alle nuove generazioni.  Lucia Coppolacandidata per i Verdi alle primarie del Centro-Sinistra
 consigliere comunale Verde a Trento
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 13 luglio 2013
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